Cara Scarlett,
oggi ho avuto una giornata orribile – l’ennesima – iniziata con uno snooze di troppo della mia sveglia, che ha generato una serie di catastrofi a catena che manco un domino da guinness dei primati.
Non che in genere io sia particolarmente mattiniera, ma la notte scorsa erano le 2.37 quando sono riuscita a chiudere il kindle.
E, anche a luce spenta, ho continuato a rimuginare su una delle mie storie preferite di sempre, finchè non mi sono arresa agli sbadigli.
– Hai mai letto qualcosa della Hoover? Dovresti, è fantastica. Puoi cominciare da un libro a caso. Anche dalla sua lista della spesa. Per dire. –
Comunque. Non sto a soffermarmi sul fatto che, una volta sveglia, mi sono vestita a caso, dovendo limitare la mia scelta all’unica camicia pulita rimasta nell’armadio e all’ultimo paio di pantaloni che ancora mi si abbottona, nè sul traffico in cui sono rimasta imbottigliata o sui venticinque minuti di ritardo con cui sono arrivata a lavoro (per la terza volta questa settimana).
Tralascio pure le nove ore chiusa in ufficio, impegnata a cercare soluzioni a problemi creati da altri. La catastrofe si è abbattuta su di me stasera quando, prima di tornare a casa – ben oltre l’orario di lavoro per recuperare il ritardo di stamattina – sono entrata nella sala riunioni accanto al mio ufficio e ho beccato il mio ragazzo con la lingua infilata nella gola di S. delle Risorse Umane e le mani sotto la sua gonna.
E sai qual’è la cosa peggiore? Che, oltre allo sbigottimento e al fastidio per dover gestire l’ennesima delusione nella mia vita del ca@@o, non ho provato altro.
Niente dolore, niente rimpianto, nemmeno una lacrima. Forse addirittura me l’aspettavo, ma era comunque facile e sicuro avere qualcuno accanto. Così ora mi ritrovo qui, a sfogarmi con te, mentre sorseggio un bicchiere di vino e tengo tra le dita una sigaretta.
Spenta.
Perchè sto cercando di smettere.
Perchè questa sono io: la regina del vorrei-ma-non-ho-il-coraggio.
Quindi, cara Scarlett, la mia domanda è…
Conosci un rimedio infallibile per togliere le macchie di sangue dalla mia camicetta di seta preferita, senza che rimangano aloni?
Nel caso in cui te lo stessi chiedendo... No, non ho ucciso lo sfigato. Non gli ho nemmeno tirato un cazzotto nei denti.
Però mentre stavo cercando di sgusciare via senza esser vista sono inciampata e finita di faccia contro lo spigolo del muro.
Ma, soprattutto, che tu sappia, i lassativi li vendono senza ricetta?
E, secondo te qual’è la dose massima che può assumere un adulto di 80Kg, prima che si renda necessario un ricovero per disidratazione?
oggi ho avuto una giornata orribile – l’ennesima – iniziata con uno snooze di troppo della mia sveglia, che ha generato una serie di catastrofi a catena che manco un domino da guinness dei primati.
Non che in genere io sia particolarmente mattiniera, ma la notte scorsa erano le 2.37 quando sono riuscita a chiudere il kindle.
E, anche a luce spenta, ho continuato a rimuginare su una delle mie storie preferite di sempre, finchè non mi sono arresa agli sbadigli.
– Hai mai letto qualcosa della Hoover? Dovresti, è fantastica. Puoi cominciare da un libro a caso. Anche dalla sua lista della spesa. Per dire. –
Comunque. Non sto a soffermarmi sul fatto che, una volta sveglia, mi sono vestita a caso, dovendo limitare la mia scelta all’unica camicia pulita rimasta nell’armadio e all’ultimo paio di pantaloni che ancora mi si abbottona, nè sul traffico in cui sono rimasta imbottigliata o sui venticinque minuti di ritardo con cui sono arrivata a lavoro (per la terza volta questa settimana).
Tralascio pure le nove ore chiusa in ufficio, impegnata a cercare soluzioni a problemi creati da altri. La catastrofe si è abbattuta su di me stasera quando, prima di tornare a casa – ben oltre l’orario di lavoro per recuperare il ritardo di stamattina – sono entrata nella sala riunioni accanto al mio ufficio e ho beccato il mio ragazzo con la lingua infilata nella gola di S. delle Risorse Umane e le mani sotto la sua gonna.
E sai qual’è la cosa peggiore? Che, oltre allo sbigottimento e al fastidio per dover gestire l’ennesima delusione nella mia vita del ca@@o, non ho provato altro.
Niente dolore, niente rimpianto, nemmeno una lacrima. Forse addirittura me l’aspettavo, ma era comunque facile e sicuro avere qualcuno accanto. Così ora mi ritrovo qui, a sfogarmi con te, mentre sorseggio un bicchiere di vino e tengo tra le dita una sigaretta.
Spenta.
Perchè sto cercando di smettere.
Perchè questa sono io: la regina del vorrei-ma-non-ho-il-coraggio.
Quindi, cara Scarlett, la mia domanda è…
Conosci un rimedio infallibile per togliere le macchie di sangue dalla mia camicetta di seta preferita, senza che rimangano aloni?
Nel caso in cui te lo stessi chiedendo... No, non ho ucciso lo sfigato. Non gli ho nemmeno tirato un cazzotto nei denti.
Però mentre stavo cercando di sgusciare via senza esser vista sono inciampata e finita di faccia contro lo spigolo del muro.
Ma, soprattutto, che tu sappia, i lassativi li vendono senza ricetta?
E, secondo te qual’è la dose massima che può assumere un adulto di 80Kg, prima che si renda necessario un ricovero per disidratazione?
Stacanovista incauta